L a psicodiagnosi consiste nella valutazione del comportamento interpersonale, della comunicazione non verbale e del risultati di test o questionari. La finalità è quella di evidenziare le potenzialità del cliente e i suoi punti deboli in vista di un miglioramento psicologico.
- test proeittivi (T.A.T., reattivo di Rorshach, reattivo di Wartegg, Patte Noir, C.A.T., Favole della Duss…)
- test “carta e matita” (disegno dell’albero, disegno della persona umana, draw-a-man, disegno della famiglia, disegno del bambino sotto la pioggia…)
- test della scrittura (TdS) sperimentale
- test psicometrici (M.M.P.I., MCMI-III, Big Five Questionnaire, CORE-OM, Myers-Brigg Type Indicator, Adjective Check List, Defense Mechanism Inventory, W.A.I.S….)
In base allo scopo per cui viene chiesta, cambiano anche gli strumenti, i tempi e le modalità della psicodiagnosi. Solitamente, l’intero processo psicodiagnostico si svolge così:
- Incontro preliminare per stabilire cosa si desidera indagare della propria personalità e in che forma si desidera avere i risultati (in base alla finalità per cui è richiesta)
- Raccolta dei dati: richiede da 2 a 5 incontri; la durata varia in base al tipo di test e questionari utilizzati (dai pochi minuti per il MCMI di Millon alle due ore per il Questionario di vita di Lazarus)
- Restituzione. Dopo aver elaborato e sintetizzato i risultati dei test, lo Psicologo comunica al cliente i risultati della psicodiagnosi. I giorni necessari per elaborare i dati e lo stile di restituzione dipendono dalla quantità e dalla tipologia dei test utilizzati.
- Conclusione, presa in carico o invio. Nell’incontro di restituzione lo Psicologo può salutare il cliente oppure, secondo le necessità, proporre un percorso di counseling o di psicoterapia (“presa in carico”) oppure gli indica altri colleghi o altre strutture più appropriate (“invio”).
Per approfondire: cos’è la psicodiagnosi?
Anche se il termine “diagnosi” viene abitualmente associato all’ambito medico, in realtà il processo diagnostico viene attuato in numerosi ambiti: informatico (è un problema di software o di hardware?), meccanico (cosa risulta dalla diagnosi elettronica? Di quali riparazioni ha bisogno l’automobile?), ambientale, sociale…
In parole semplici, fare diagnosi significa capire come sta la situazione per poter prendere una decisione in base a dati quanto più oggettivi e chiari possibile.
La diagnosi psicologica o psicodiagnosi si distingue dalle altre forme di diagnosi (diagnosi medica o psichiatrica) per gli strumenti che utilizza ma soprattutto per gli obiettivi: mentre la diagnosi di tipo medico serve a individuare una malattia in base a dei sintomi o dei “segni”, la psicodiagnosi mette in luce le risorse dell’individuo, la sua struttura psicologica (cognitiva, relazionale, emotiva) e solo successivamente evidenzia i “punti ciechi” sui quali intervenire per un cambiamento o un miglioramento.
Perché richiedere una psicodiagnosi?
Principalmente i motivi per cui sui può desiderare una psicodiagnosi sono due: motivi istituzionali e motivi personali.
A livello personale, la psicodiagnosi costituisce spesso la prima fase del processo di orientamento, del percorso di counselling psicologico o della psicoterapia:
- orientamento scolastico e lavorativo: la psicodiagnosi è necessaria per avere il quadro della capacità, delle potenzialità e dei desideri della ragazzo, del giovane o dell’adulto che si trova di fronte a numerose opzioni ma non sa quale sia meglio scegliere.
- counseling psicologico e psicoterapia: in questo ambito la psicodiagnosi può essere preziosa per indicare il tipo di percorso terapeutico più adatto alla persona e per consentire allo psicologo di conoscere meglio il proprio cliente.
A livello istituzionale, la psicodiagnosi viene spesso richiesta nei seguenti ambiti:
- peritale: per una controversia legale (come CTU, cioè incaricati da un magistrato, o come CTP, incaricati dall’avvocato di una delle due parti), ad esempio per determinare la facoltà di intendere e volere o, in un divorzio, per stabilire se il coniuge è in grado di prendersi cura del minore;
- lavorativo: la psicodiagnosi viene impiegata soprattutto a livello di selezione (assessment center); un direttore del personale o un imprenditore può richiedere una valutazione psicodiagnostica per scegliere quale tipo di incarico è più adatto ad un dipendente;
- legislativo: la psicodiagnosi è obbligatoria per la valutazione di idoneità (rinnovo della patente di guida, rilascio del porto d’armi, certificazioni per il pensionamento anticipato…) e per alcune controversie lavorative (stress lavoro-correlato, mobbing, disturbi post-traumatici, burn-out…);
Ma si può richiedere la psicodiagnosi anche solo per quella sana curiosità che ci spinge a conoscerci meglio, per conoscere quali sono le proprie potenzialità e le proprie risorse, o per capire il motivo per cui ripetiamo sempre gli stessi sbagli o mettiamo in atto dei comportamenti che non ci piacciono.