Attacco di panico, un disturbo che incute terrore

By DanyAnsia

Quando si parla dell’ansia, ci si riferisce spesso ai disturbi legati all’attacco di panico. Con questo termine si circoscrive un breve periodo di tempo (generalmente solo alcuni minuti) in cui la persona viene letteralmente travolta da una serie di sintomi fisici e psicologici che causano una considerevole angoscia.

Non si tratta di un disturbo codificabile, quindi bisogna individuare la diagnosi specifica nell’ambito della quale si manifesta l’attacco di panico (per esempio disturbo di panico con agorafobia). Infatti, la maggior parte dei pazienti con disturbo da attacchi di panico soffre anche di agorafobia (paura di trovarsi in situazioni dalle quali è difficile o imbarazzante allontanarsi).

Un attacco di panico per definizione sopraggiunge in maniera improvvisa ed è spesso legato all’urgenza di fuggire di fronte a eventi ritenuti catastrofici e incombenti. La sintomatologia raggiunge il picco in soli 10 minuti ed è caratterizzata da variazioni a livello organico molto intense. Quali sono i criteri che consentono di identificare chiaramente questo disturbo?

Secondo la descrizione del DSM-IV, siamo in presenza di un attacco di panico quando si verificano almeno 4 fra i seguenti sintomi:

  • palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia
  • sudorazione
  • tremori
  • dispnea o sensazione di soffocamento
  • sensazione di asfissia
  • dolore o fastidio al petto
  • nausea o disturbi addominali
  • sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di svenimento
  • derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (essere distaccati da sé stessi)
  • paura di perdere il controllo o di impazzire
  • paura di morire
  • parestesie (sensazioni di torpore o di formicolio)
  • brividi o vampate di calore
  • vertigini

 

Come si evince dalla lista, si presentano problemi a livello del miocardio, sbalzi di pressione, capogiri e senso di morte imminente che spaventano terribilmente.  La sintomatologia è molto simile a quanto si prova nelle prime fasi di un infarto, tanto che spesso la persona che ne è travolta si reca al pronto soccorso, interpretando il suo malessere come un disturbo di tipo cardiologico. Questi allarmanti sintomi fisici provocano un forte senso di angoscia e anche quando il soggetto si riprende, vive nel costante timore che possa nuovamente verificarsi un simile episodio.
Siamo così in presenza di un altro tratto caratteristico dei disturbi d’ansia, noto con il termine di Ansia Anticipatoria (a differenza dell’episodio di ansia intensa, l’ansia anticipatoria è la preoccupazione per eventi futuri, spesso correlati alla probabilità di avere episodi di ansia).

 

 

BIBLIOGRAFIA

AAVV: “Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders IV-TR” (American Psychiatric Association)

F. Giberti, R. Rossi: “Manuale di Psichiatria” (Piccin)

G. O. Gabbard: “Psichiatria Psicodinamica” (Raffaello Cortina)

M. Falabella: “ABC della Psicopatologia” (Ed. Magi)